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Il lievito madre è considerato il principe della panificazione, oggi così come in passato. Quando ero bambina, mia nonna mi raccontava di questo incredibile prodotto che ogni famiglia era solita fare tutte le settimane per il fabbisogno giornaliero. In tempo di guerra non era facile reperire la farina, ma in casa il lievito c’era sempre. Ogni volta che si panificava veniva conservato e ben custodito affinché non si deteriorasse e si perdesse, ma nel caso raro mancasse si chiedeva alla vicina di casa.

Circa un mese fa ho pensato: e se io facessi un lievito … femmina !?

Non ridete: presa da questo pensiero ho ricavato un lievito madre rosa, per festeggiare l’ 8 Marzo, Festa della Donna !!!

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Ingredienti

100 gr circa di barbabietola rossa cotta a vapore
una miscela di farina 00 e Manitoba q.b.

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Procedimento

Tagliare a fettine la barbabietola rossa e lasciarla macerare per una notte.

Al mattino frullare e ridurre in poltiglia, poi aggiungere la farina fino a ad ottenere un impasto morbido, ma non appiccicoso (vedi foto).

Mettere l’impasto in un barattolo di vetro chiuso e tenerlo in luogo tiepido (circa 26° C.) per 48 ore.

Trascorso questo tempo “rinfrescare” nel seguente modo:

  • Prelevare la parte indurita esterna dell’impasto e lasciarne la parte morbida interna.
  • Pesare e aggiungere la stessa quantità di farina ed un terzo di acqua circa. Procedere con questi “rinfreschi” ogni giorno per quindici giorni.

Il lievito femmina sarà pronto per la panificazione quando, nel giro di tre-quattro ore, il suo volume sarà triplicato. Il colore rosa man mano diventerà più tenue, ma bellissimo.

Auguri a tutte le Donne per la Festa dell’8 Marzo!

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Il procedimento per ottenere un lievito naturale è molto complesso. Io ho qui descritto sinteticamente il mio metodo, utilizzando della barbabietola rossa, che essendo ricca in zuccheri influenza positivamente l’attività dei lieviti naturali responsabili della panificazione. Esistono siti e libri che trattano ampiamente l’argomento.

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A presto! Ines